Non importa la Grecia e le sue elezioni, non importa la Russia ed il suo rublo, non importa l'Ucraina e le sue centrali nucleari e non importa l'Europa e la sua terza recessione: gli indici statunitensi vanno dritti verso nuovi massimi.
Tuttavia questo rally, iniziato settimane fa dopo il discorso della Yellen, non è sano. L'SP500 sta sostanzialmente facendo finta che non esistano problemi, il risultato è un impressionante deocorrelazione da tutte le altre asset-class.
SP500 e WTI: (Fonte:zerohedge.com)
SP500 e titoli a 30y USA e dati macro economici. Qui la decorrelazione è iniziata dalle speranze di un QE4 di Bullard per poi continuare dopo il discorso della Yellen:
L'unica vera correlazione rimasta è quella con l'USD/JPY:
Quindi SP500 e USD/JPY sono strettamente legati tra di loro, ricordiamo cosa abbiamo detto giusto ieri riguardo tale cambio:
http://zeroazioni.blogspot.it/2014/12/usdjpy-la-resa-dei-conti.html
Notate come l’USD/JPY, sin dal lontano 1978 è stato spesso influenzato da una trend-line che a volte ha agito da supporto ed altre da resistenza, segnalate dalle frecce rosse e verdi.Nel 1986 ad esempio la rottura di tale trend-line è stata traumatica, tanto da spingere il cambio verso nuovi minimi.Proprio adesso l’USD/JPY, dopo il rally degli scorsi mesi, sta nuovamente dirigendosi proprio verso questa trend-line. Sarà un test importantissimo: un eventuale rottura al rialzo potrebbe portare l’USDJPY a nuovi massimi relativi, mentre un fallimento del test potrebbe rappresentare un duro colpo, come già capitato nel 1990 e 1998.
Capite quindi in quale situazione ci troviamo oggi, sostanzialmente appesi ad un filo. L'esito dell'attuale rally dipenderà proprio da quella trendline.
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